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CONOSCERSI PER PRENDERSI CURA

VENERDI' 17 NOVEMBRE, ORE 20.30

PRESSO LA SALA DELLA PACE PRESSO LA QUARTA CIRCOSCRIZIONE (SANTA LUCIA - GOLOSINE)

VIA TEVERE, 38 - VERONA

Presenti (e parlanti) esponenti delle Comunità variamente pigmentate di Verona

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L'idea che esista una sola Città-Pianeta Centrale, con la sua Casta di Bramini, intorno alla quale tutto deve ruotare è semplicemente arcaica e non risponde piu' alle esigenze del tempo.

Se si deve aprire una nuova fase di sviluppo, economico e intellettuale, sul nostro Territorio, occorre mettere in discussione la naturale diffidenza verso ogni alterità, sentimento che caratterizza una parte non trascurabile della Popolazione autoctona e della classe dirigente scaligera.

Si è fatta strada, purtroppo, un'idea della Cittadinanza dove vi è uno stretto collegamento tra cittadino e consumatore.

Parafrasando Zygmunt Bauman, con il suo saggio "Homo consumens": Chi non dispone delle risorse necessarie è escluso senza appello dalla massa frenetica dei consumatori: se la capacità di consumo è metro di misura persino della virtù, il povero è un colpevole da abbandonare ai margini. Ma è proprio agli esclusi, suggerisce Bauman, che bisogna guardare per uscire dal circolo vizioso dell’infelicità e dell’incertezza. Perché l’escluso è figura dell’Altro, del «prossimo» che dobbiamo amare al di là di ogni calcolo dell’utile, per riappropriarci di un agire morale da cui dipende non solo la nostra socialità, ma la nostra stessa sopravvivenza come specie.

Ora, occorre diffondere una nuova idea delle pari opportunità, che rompa gli argini della (non semplice) questione di genere e dei diritti individuali, per tracimare nella possibilità di tutti/e e di ciascuno di vedere realizzati i propri sogni, che possano essere di successo, ma anche semplicemente di partecipazione e riconoscimento di sè, sia come singolo sia attraverso le formazioni sociali dove ciascuno esprime la propria personalità. 

E tra queste vi sono le comunità di matrice etnica, religiosa, territoriale, di lavoro...

Non vogliamo però affrontare la questione dal punto di vista assistenziale, ma da quello del benessere esistenziale. Quest'ultimo è importante almeno quanto il quotidiano sostentamento, addirittura esiziale per il dolore che può arrecare il disagio interiore e i laceranti conflitti che genera.

Per questo sul tema della Cura che passa attraverso il Riconoscimento dell'Altro, anche grazie alla narrazione di sè, cadenzando lo slogan: "Tutte le storie sono importanti", proseguiamo con i nostri Percorsi di Pace nella Quotidianità, Itineranti, di Quartiere in Quartiere.

Siamo persuasi che nella nostra città esistano 1000 Pianeti inesplorati, abitati da Umani variamente in-definibili, che hanno solo bisogno di essere scoperti e valorizzati.

Rimaniamo convinti che una società multiculturale, multietnica e orizzontale sia ineludibile e intendiamo dirlo forte, perciò ti invitiamo a partecipare con noi a questa serata, breve (come sempre), ma intensa, come potrai senz'altro immaginare...

ANIMANO:

JEAN-PIERRE PIESSOU - Mediatore Culturale

MARCO DANIELON - Mediatore Artistico

 

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